Lettera di don Franco in occasione della Pasqua

A tutti i parrocchiani di Buttigliera, Ferriera e Rosta

Ai membri dei Consigli Pastorali

Alle Catechiste/i e alle Animatrici/ori

Ai volontari della gestione e della manutenzione

Ai Capi Scout e alle varie Branche

A tutti i gruppi, movimenti e associazioni parrocchiali

Alla comunità Civile tutta

Cari Parrocchiani e Cittadini di Buttigliera e Rosta buongiorno e buona Settimana Santa a tutti. Con affetto e con nostalgia mi sono messo alla tastiera del pc per porgerVi i miei saluti ed auguri in questo periodo della nostra vita segnato così profondamente dall’azione contagiosa del covid19 e dalla nostra reazione per cercare di contenerla. Azione e reazione che, nel migliore dei casi,  hanno cambiato le nostre vite e le nostre abitudini sovvertendo e mandando all’aria progetti, programmi e agende varie. Ho detto “migliore dei casi” perché non posso dimenticarmi di chi ha vissuto o sta vivendo la lotta contro il corona virus e/o ha perso una persona cara. Ri-abitando le nostre case come mai forse avevamo fatto prima, abbiamo faticato e poi, pian piano, abbiamo ritrovato in noi quello spirito di adattamento che ci aiuta a trovare anche nel disagio qualcosa di nuovo e di stimolante. Nel fare ciò siete stati motivati dalla presenza dei più piccoli e dei più giovani che, in questo momento, hanno bisogno di poter ricevere un sostegno e una guida da parte di chi è più navigato di loro nella vita. E’ stato sicuramente il senso di responsabilità e il desiderio di preservare la salute dei più deboli, insieme al senso del dovere e a quello civico di rispetto della legge, a spingerci a restare a casa; d’altro canto gli stessi sentimenti hanno sostenuto tutti coloro che, in queste settimane, hanno continuato a lavorare perché impegnati in prima linea negli ospedali oppure perché impiegati in lavori e servizi essenziali per garantire la sussistenza e la sicurezza di tutti.

Anche la vita delle nostre comunità parrocchiali è stata toccata in modo importante dal brusco cambiamento occorso: da più di un mese, insieme alle scuole, si sono fermati i catechismi e molte catechiste/i, specialmente i più addentro al mondo digitale, hanno continuato non solo a mantenere i contatti, ma anche ad offrire qualche spunto di riflessione e di dialogo ai più piccoli alle loro famiglie. Sono state interrotte le attività dei tre oratori del nostro territorio unitamente a quelle dei gruppi Scout e a quelle dei gruppi formativi dal dopo Cresima in poi. Abbiamo dovuto rimandare Battesimi e Matrimoni in attesa di tempi migliori, sospendendo anche il percorso formativo dei futuri sposi e degli adulti che si preparavano per ricevere la Cresima; ormai è anche chiaro, stando alle disposizioni della Diocesi, che le celebrazioni dei Sacramenti (Prima Comunione e Cresima) che avrebbero segnato i mesi di aprile e maggio, sono rimandati quasi sicuramente in autunno: non viviamolo come una sconfitta, ma come una nuova occasione.

La cosa che, come Cristiani, ha fatto aumentare la nostra sofferenza è però l’aver dovuto sospendere il nostro ritrovarci quotidianamente e soprattutto nel giorno di Domenica per celebrare l’Eucaristia e sentirci Corpo di Cristo radunato nel Suo nome per pregare insieme. Anch’io, Vi confido, ho vissuto la prova di questa Quaresima così strana nella solitudine di una casa mai così vuota e così grande, di un tempo mai così dilatato e così lento; ho cercato di curare questo tempo con una preghiera più tranquilla rispetto al normale, col lavoro e con la meditazione cercando di tenere contatti attraverso il telefono e le altre forme di comunicazione che ci permettono di trovarci in gruppo. Anche l’iniziativa di celebrare la Santa Messa in streaming dalla mia pagina Facebook si è, in fondo, dimostrata utile per qualcuno, essi  hanno potuto seguirmi e anche io, che sapevo che dall’altra parte di un’algida videocamera c’erano dei cuori pulsanti che pregavano con me, ho provato consolazione.

Abbiamo anche sperimentato la bellezza di una preghiera partecipata e condivisa a distanza prima nella recita dei Misteri Luminosi del Rosario nella sera di san Giuseppe e poi nell’Adorazione di venerdì 27 Marzo guidata da Papa Francesco.

Ora ci prepariamo a celebrare quella che per noi Cristiani è la più grande Festa dell’anno: la Pasqua; una Festa che non si celebra in un solo giorno , ma durante un autentico percorso di fede e preghiera che dura tre giorni: il triduo Pasquale. Giovedì, Venerdì e Sabato Santo sono il cuore pulsante della Pasqua. Nella vicenda di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, morto e Risorto riscopriamo la nostra stessa vicenda: anche noi, come i discepoli del Signore di un tempo, abbiamo bisogno di sentici dire che Cristo è Risorto, che la morte non ha l’ultima parola, ma che è la vita infine a trionfare e che anche chi ha completato il percorso in questo mondo, morendo, sarà chiamato un giorno a risorgere per la vita eterna. Anche a noi oggi il Signore dice come disse a Marta, sorella di Lazzaro:  “Io sono il Signore della vita, chi crede in me anche se muore vivrà e non morirà in eterno”  e alla fine chiede a ciascuno “Credi tu questo?”. Io credo che Qualcuno verrà a rotolare via la pietra dai nostri sepolcri!

Tornando alla nostra situazione attuale invito tutti quanti, credenti e non credenti, a non lasciarsi abbattere; non sappiamo ancora con esattezza quando tutto questo finirà e si tornerà alla normalità, ci vorrà del tempo e molta gradualità e forse qualcosa avremo anche imparato alla fine di tutto questo. Di sicuro ci sarà bisogno dell’impegno di tutti perché non rimangano indelebili i segni delle conseguenze (psicologiche, affettive, economiche e quant’altro) di questo lockdown. Le strutture caritative delle Parrocchie e il servizio dell’associazione Mani per Volare  sono operanti per quanto possibile, così pure sono in essere interventi di sostegno da parte dei nostri Comuni. Saluto i Sindaci Alfredo Cimarella e Domenico Morabito e, ringraziandoli per il loro costante servizio e la loro vicinanza, auguro unitamente a tutti i Rostesi e i Buttiglieresi una buona e Santa Pasqua.

Insieme a me (spiritualmente) si uniscono per gli auguri don Serafino e il diacono Pino.

Buttigliera Alta, Domenica delle Palme, 05/04/2020

                                                                                                    Don Franco Gonella